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Linea di specchi pensati da Mario Botta, noto architetto Svizzero, per creare un libero motivo grafico composto da piu' moduli a forma di petalo di fiore. La struttura di questo sistema infatti non e' fissa: puo' essere variata e personalizzata nella figura, nelle dimensioni, e nell'inclinazione dei singoli componenti. Un prodotto di grande effetto, ispirato a romantici giochi fatti con i petali di una margherita, leggero alla vista e dolce al tatto grazie ai materiali naturali di cui e' composto. Lo specchio duro e freddo in contrapposizione discreta al toulipier morbido e caldo, impreziosito dalla verniciatura ad olio. Mario Botta nasce a Mendrisio nel 1943 e si laurea allo IUAV di Venezia nel 1969 con i relatori Carlo Scarpa e Giuseppe Mazzariol. A Venezia ha l'occasione di incontrare Le Corbusier e Louis Kahn, collaborando sia per il progetto del nuovo ospedale di Venezia sia per l'esposizione del progetto per il nuovo centro congressi della città lagunare. Con l'inizio dell'attività professionale a Lugano, le sue prime costruzioni annunciano un'intensa ricerca progettuale che si esplica in numerose realizzazioni in tutto il mondo (dalle prime case unifamiliari in Ticino al Museo d'arte moderna a San Francisco). Dal 1970 svolge un'importante attività didattica, tenendo conferenze, seminari e corsi presso numerose scuole d'architettura in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in America Latina. Negli ultimi anni si è impegnato nell'elaborazione del progetto per la nuova Accademia di Architettura in Ticino nell'ambito della costituzione dell'Università della Svizzera italiana, che ha iniziato la propria attività nell'ottobre 1996.
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